Le malattie veneree



Spesso sentiamo parlare di malattie sessualmente trasmissibili, ma non tutti hanno le idee chiare su quali siano queste malattie. Per cercare di fare un po’ di chiarezza su questo argomento in realtà poco conosciuto ma tanto importante, parliamone insieme.
Le malattie infettive a trasmissione sessuale (MST), conosciute anche come MALATTIE VENEREE (da Venere, la dea dell’amore), sono tutte quelle malattie che si possono trasmettere attraverso i rapporti sessuali (vaginali, anali e oro-genitali). Ciò è possibile per la presenza di funghi, batteri e virus nei liquidi biologici (quindi nella fattispecie nel sangue, nelle secrezioni vaginali e nel liquido spermatico).
Ecco quali sono le più note e le più frequenti:

            > SIFILIDE;
GONORREA;
      HERPES GENITALE;
CANDIDA;
CHLAMYDIA
GARDNERELLA;
TRICHOMONAS;
      CONDILOMI (HPV);
EPATITE B e C;
AIDS.

Vediamole meglio:



1)      La SIFILIDE è un’infezione molto grave, causata dal batterio “Treponema Pallidum”, il quale provoca una malattia dapprima localizzata, ma che poi tende a diffondersi a tutto il corpo.
Molti pensano che questa sia una malattia del passato e che ora non esiste più.
Nulla di più sbagliato, infatti  è particolarmente frequente nei Paesi europei: in Italia si è passati dai circa 200 casi l’anno ad oltre 1500.
Dopo qualche settimana dal contagio, compare a livello genitale e/o orale, un’ulcerazione non dolorosa della mucosa. In questa fase detta sifilide primaria, si deve intervenire subito con la terapia, altrimenti si passa alla sifilide secondaria. A questo secondo stadio si ha un’eruzione cutanea generalizzata, mal di testa, febbre e dolori muscolari e, se non si interviene ancora con la terapia antibiotica, la malattia evolve nella fase terziaria. Questo è lo stadio più pericoloso, in quanto viene danneggiato il cervello, il fegato le ossa ed altri organi, e può portare dalla demenza alla morte se non trattata adeguatamente.
Se contratta in gravidanza e non curata tempestivamente, può causare aborto, morte del feto, parto prematuro e gravi patologie nel neonato.

2)      La GONORREA, è un’altra infezione di origine batterica, causata dal Gonococco. Si manifesta in modo diverso nell’uomo e nella donna: nell’uomo solitamente causa l’uretrite gonococcica, perché spesso l’infezione si localizza a livello uretrale, causando prurito, bruciore, arrossamento del meato urinario e perdite purulente; nella donna invece, può essere anche asintomatica, oppure può provocare dolore e bruciore nell’urinare, perdite vaginali. Sia nella donna che nell’uomo, questa infezione può portare a sterilità, pertanto è fondamentale intervenire al più presto con la terapia antibiotica.
Anche questa se contratta in gravidanza, può portare all’aborto, al parto prematuro e a patologie neonatali (es. congiuntivite gonococcica).

3)      L’HERPES GENITALE è causata dall’Herpes virus. E’ una malattia caratterizzata dalla formazione di tante piccole vesciche dolorose a livello dei genitali. Queste spesso si rompono determinando la formazione di diverse ulcere, che causano dolore ed bruciore molto intensi. La terapia non porta ad una guarigione definitiva: facendo parte dalla famiglia degli Herpes virus infatti, questo virus rimane latente nei gangli del sistema nervoso e può rimanifestarsi in condizioni di deficit immunitari (stress, debilitazione da altre malattie…). Se l’Herpes genitale viene contratta in gravidanza, ci possono essere seri pericoli per il feto (morte intrauterina), e se ci sono delle vesciche in prossimità della data del parto, è necessario che questo avvenga tramite taglio cesareo (si evita il passaggio nel canale vaginale dove ci sono le ulcerazioni infette).

4)      La CANDIDA, è l’infezione genitale più diffusa. E’ causata da un fungo, Candida Albicans, il quale fa parte di tutti quei microrganismi normalmente presenti tra la flora vaginale (ricordiamoci che la vagina non è affatto un luogo sterile!) e che in condizioni di benessere, sono in equilibrio tra loro. Quando invece questo equilibrio si altera (per stress, per l’assunzione di antibiotici, per squilibri ormonali causati dai contraccettivi o da una gravidanza, ecc.), allora può accadere che questo fungo scateni l’infezione. I sintomi sono: prurito genitale intenso, perdite vaginali caratteristiche (biancastre, chiamate “a ricotta”), arrossamento di vulva e vagina, dolore e bruciore nei rapporti. L’uomo può essere asintomatico o presentare arrossamenti sul glande e prurito. La terapia si basa sulla somministrazione locale ed orale di antimicotici, ma nella maggior parte dei casi, non debella l’infezione definitivamente. Solitamente infatti, la percentuale di recidiva (ovvero che la candida torni più volte e nel giro di poco tempo), purtroppo è altissima.

5)      La CHLAMYDIA, è un’altra infezione molto frequente, che si diffonde con i rapporti sessuali. Può manifestarsi sia nell’uomo che nella donna con prurito, bruciore e perdite vaginali, ma solitamente è asintomatica e questo la rende pericolosa perché agisce silenziosamente: può infatti diffondersi indisturbata dalla vagina all’utero, poi alle tube, alle ovaie e all’apparato urinario. Ciò può determinare dolori pelvici, renali e persino la sterilità (anche nell’uomo). Dunque è importante che questa venga curata adeguatamente con una semplice terapia antibiotica.

6)      La GARDNERELLA VAGINALIS, è un’altra infezione batterica abbastanza frequente. Può essere asintomatica anche questa, ma solitamente è caratterizzata da perdite di colore grigio che hanno un odore particolare (si dice di “pesce avariato”). La terapia è a base di antibiotici sia a livello locale che generale.

7)      La TRICHOMONIASI è l’infezione vaginale causata dal protozoo Trichomonas Vaginalis.
Il sintomo principale, è la presenza di perdite vaginali schiumose di colore giallo-verdastro, che possono essere associate a bruciore durante i rapporti ed arrossamento della vulva e della vagina. Poiché anche questa infezione può estendersi fino all’utero e le tube, causando un’infezione pelvica grave, è importante agire tempestivamente con la terapia antibiotica adeguata a livello locale ma anche generale.

8)      I CONDILOMI sono causati dal virus dell’HPV (Human Papilloma Virus), e sono frequenti sia nell’uomo che nella donna. La loro localizzazione è varia: perineo, vulva, vagina, collo dell’utero, pene, periano. Si tratta di escrescenze di forma irregolare, isolate o raggruppate, di colore rosa o bruno, e di dimensioni variabili che possono dare prurito. IMPORTANTE: voglio specificare una cosa, visto che spesso si crede che avere l’HPV significa avere un tumore all’apparato genitale. NON E’ COSI’!!! Ci sono moltissime varietà di questo virus e 4 di queste, aumentano il rischio di sviluppare il tumore del collo dell’utero. Ciò è ben diverso dal credere di avere il tumore della cervice! Per quanto riguarda la rimozione dei condilomi, ci sono diversi sistemi chirurgici con cui eliminarli: crioterapia (bruciatura con azoto liquido), diatermocoagulazione (bruciatura con calore), raggio laser o intervento chirurgico vero e proprio. In almeno un quarto dei casi però, queste escrescenze si riformano.
[Se vuoi maggiori informazioni sull’HPV, il vaccino, la diagnosi, la prevenzione, ecc., fammi pure tutte le domande che vuoi: scrivendo articoli in base alle vostre richieste, mi aiuterete non solo a rendere il blog più interessante, ma anche a rispondere meglio ai vostri bisogni e curiosità!]

9)      L’EPATITE B e C (a differenza dell’epatite A che è di tipo alimentare), sono due malattie infettive che possono arrecare danni al fegato spesso in modo irreversibile (si diventa portatori cronici dell’infezione). Può essere anche asintomatica, altrimenti i sintomi sono: affaticamento, febbre, nausea o vomito, feci chiare, una colorazione gialla degli occhi e della pelle (ittero), urina di colore scuro, dolore al fianco destro che può arrivare alla schiena. Raramente l’epatite ha un decorso "fulminante" per cui in pochissimi giorni si va incontro al coma e alla morte. Se si contrae l’epatite in gravidanza, il rischio di infettare il neonato (il quale corre questo rischio solo al momento del parto e durante l’allattamento), dipende dalla condizione sierologica della madre, cioè se nel sangue materno sono presenti solamente gli anticorpi contro il virus, oppure proprio l’antigene virale. In quest’ultimo caso, il neonato sarà vaccinato immediatamente dopo la nascita.

10)   L’AIDS o sindrome da immunodeficienza acquisita, è causata dal virus dell’HIV ed è la più grave di tutte le malattie veneree, visto che porta alla morte la persona malata. Questo virus rende incapace il sistema immunitario di difenderci da qualunque attacco, anche il più banale. Per questo la persona malata di AIDS, muore a causa di infezioni ripetute e di alcune forme di tumori. Dopo il contagio passa un certo tempo (anche 6 mesi), il cosiddetto "periodo finestra", prima che una persona risulti sieropositiva al test.  Le persone sieropositive possono essere prive di sintomi per molti anni, ma sono portatrici del virus dell'HIV e possono trasmetterlo. Tuttavia ad un certo punto possono comparire i sintomi: una perdita di peso inspiegabile, stanchezza eccessiva, diarrea, ghiandole ingrossate o infiammate, febbre persistente, infezioni e  continue ricadute.
       Durante la gravidanza, il parto o l'allattamento, una madre sieropositiva può contagiare il suo
       bambino. L'uso di farmaci antivirali per la donna e per il neonato, associati al taglio cesareo e
       alla rinuncia all'allattamento al seno, ha portato però  alla riduzione della trasmissione dal 20
      40% a meno del 2%.

Per cercare di ricordare le cose principali di questo argomento tanto importante per la nostra salute, vediamo cosa hanno in comune le MST e schematizziamone i concetti cardine:

I PRINCIPALI SINTOMI DELLE MST:    - arrossamento dei genitali;
                                                                    - ulcerazione dei genitali;
                                                                    - prurito genitale;
                                                                    - secrezioni anomale dai genitali;
                                                                    - dolore nella minzione e durante i rapporti;

LE CAUSE DELLE MST:   - batteri (es. sifilide e gonorrea);
                                               - funghi (candida);
                                               - virus (es. Herpes genitale, AIDS, HPV).



SITUAZIONI A RISCHIO DI CONTAGIO DI MST:   - inizio precoce dell’attività sessuale;
                                                                                      - avere più partner sessuali;
                                                                                      - avere un partner che ha avuto più partner sessuali;
                                                                                      - avere rapporti sessuali occasionali non protetti.

CONSEGUENZE DELLE MST:   - guarigione nella maggior parte dei casi;
                                                          - malattia infiammatoria pelvica;
                                                          - sterilità;
                                                          - tumori (HPV E AIDS);
                                                          - morte (AIDS).

COSA FARE SE SI HA UNA MST:   - sospendere i rapporti sessuali;
                                                               - informare il partner e gli eventuali partner dei 3 mesi precedenti
                                                                 (di almeno 6 mesi precedenti se parliamo dell’AIDS);
                                                               - consultare un medico e non prendere farmaci senza prescrizione.

COME EVITARE LE MST:   - avere rapporti sessuali con un partner sano;
                                                 - usare il preservativo soprattutto nei rapporti occasionali;
                                                 - avere un’accurata igiene intima e personale. 


Non dimentichiamoci che l'unico contraccettivo che ci protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili è il PRESERVATIVO...USIAMOLO!!!

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