Cercare la cicogna, conoscere il proprio corpo per cogliere il momento più fertile

Da un ritardo delle mestruazioni e un test di gravidanza fatto in casa tanto per scrupolo si diventa mamme in un batter d’occhio, spesso senza aver maturato l’idea di desiderare un figlio in quel momento della propria vita.

Talvolta invece la ricerca di una gravidanza può essere assai lunga e sofferente: patologie femminili e maschili o talvolta un’attesa più lunga del normale, in cui stress e sensi di colpa prendono il sopravvento, portano la coppia vivere un profondo momento di crisi.

Cercare la cicogna, conoscere il proprio corpo per cogliere il momento più fertile
Altre volte la gravidanza arriva più facilmente, con spontaneità, in un momento di grande equilibrio.
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Base necessaria per la ricerca di una gravidanza è la conoscenza del proprio corpo.
È importante che ogni donna conosca come funziona il proprio corpo e la fisiologia del ciclo mestruale per mantenere il proprio stato di benessere e poi cogliere i segnali di una probabile disfunzione, per potersi rivolgere in tempo ad un professionista.

All’interno del ciclo mestruale si colloca un periodo più fertile, in cui avviene l’ovulazione: una cellula uovo matura viene espulsa dall’ovaio ed accolta nella tuba dove potrà incontrare uno spermatozoo, realizzare la fecondazione e dare inizio ad una nuova vita. Senza l’incontro con lo spermatozoo la cellula uovo continua il suo viaggio finché non sarà eliminata con la mestruazione.

Una meravigliosa sincronia ormonale fa da sfondo a tutte le modificazioni indotte dal ciclo ovulatorio e da un’eventuale fecondazione.

Il ciclo ovarico è formato da una prima fase follicolare ed una seconda luteinica; la durata della prima, al contrario della seconda, può variare da un ciclo all’altro e quindi l’ovulazione può slittare di qualche giorno. Calcolare i giorni di intervallo tra un ciclo e il successivo può quindi non essere preciso.

Possiamo dire che il periodo fertile è quello approssimativamente compreso tra la settimana prima e la settimana dopo l’ovulazione.
Osserviamoci per individuare i giorni fertili del ciclo.

  • Misurazione della temperatura basale:
    dopo l’ovulazione la temperatura corporea aumenta di circa un quarto o mezzo grado centigrado grazie alla produzione dell’ormone progesterone. La temperatura deve essere misurata al mattino approssimativamente alla stessa ora e prima di alzarsi dal letto, scegliendo se per via rettale o vaginale e sempre con lo stesso termometro.

    I valori misurati si possono poi scrivere su un grafico che col passare dei giorni ci indicherà l’andamento della temperatura corporea e il suo rialzo che ci conferma l’avvenuta ovulazione. Possono influire sulla temperatura corporea: stress, stanchezza, febbre, alterato ritmo sonno-veglia.
  • Valutazione del muco cervicale:nei giorni dell’ovulazione il muco cervicale cambia le sue caratteristiche per facilitare l’incontro tra la cellula uovo e lo spermatozoo, in particolare creando un ambiente che faciliti la sopravvivenza e il movimento di quest’ultimo. Infatti osservandolo quotidianamente si nota che nei giorni dell’ovulazione diventa più abbondante, filante e trasparente.

    Due o tre volte al giorno con le mani ben pulite, si può introdurre un dito in vagina ed estraendolo valutare la quantità del muco e la sua filamentosità, distanziando tra loro il pollice e l’indice. Alcuni fattori potrebbero alterare le caratteristiche del muco cervicale: stress, infezioni vaginali, eccitazione, presenza di sperma, uso di anticoncezionali ormonali e assunzione di farmaci. L’osservazione del muco cervicale permette di conoscere meglio se stesse e la fisiologia del proprio ciclo mestruale.

Altri segnali del corpo possono accompagnare queste modificazioni, come un aumento del desiderio sessuale, cambiamenti di consistenza e dolorabilità del seno, spotting e dolore al basso ventre.

Il dolore da ovulazione, chiamato “mittelschmerz” (dal tedesco “dolore di mezzo”), può avere una ricorrenza abituale o meno e coincide con lo scoppio del follicolo. Può variare di durata e intensità ed è localizzato al basso ventre sinistro o destro, in corrispondenza dell’ovaio. In presenza di un dolore pelvico importante è consigliabile rivolgersi al proprio medico.

I metodi descritti sono un valido aiuto per cogliere il momento di maggior fertilità ma anche per avere maggiore consapevolezza della propria fisiologia e dello straordinario ritmo più o meno armonioso che influenza realmente le nostre giornate.

Articolo scritto dalla nostra Ostetrica di fiducia di Firenze Marilena Polimeno. Per maggiori informazioni scrivi alle nostre ostetriche di fiducia.