Contraccettivi di barriera


2^ PARTE: I METODI MECCANICI O DI BARRIERA

Nella parte precedente, avevamo suddiviso i contraccettivi in 3 categorie: quelli naturalimeccanici o di barriera e quelli ormonali, ed avevamo poi parlato dei primi.
Stavolta invece, vedremo insieme quelli MECCANICI /DI BARRIERA, ed analizzeremo anche qui i pro ed i contro di ognuno.

I METODI CONTRACCETTIVI MECCANICI O DI BARRIERA, cioè quelli che grazie all'applicazione di una barriera fisica, impediscono l'incontro dello spermatozoo con l'ovocita. Abbiamo sistemi a barriera sia a controllo maschile (profilattico), sia a controllo femminile (diaframma, spirale...).
Vediamo quali sono: A- preservativo, profilattico o condom;
                              B- preservativo femminile;
                              C- diaframma;
                              D- spirale o IUD.

Vediamoli da vicino, con immagini:



A) Il PRESERVATIVO, è un anticoncezionale maschile costituito da una sottile guaina di lattice che funge da barriera meccanica. Questo metodo anticoncezionale non evita solo le gravidanze indesiderate ma è anche l'UNICO che impedisce la trasmissione delle malattie sessuali, come ad esempio l'epatite B e l'HIV. 
Per questo motivo il profilattico rimane il metodo migliore per quei soggetti che hanno rapporti occasionali.
ATTENZIONE a come lo si usa! Innanzitutto il preservativo va indossato SUBITO (anche durante il petting), e deve essere calzato sul pene in erezione srotolandolo a partire dalla punta del membro fino alla base. Inoltre, va fatta molta attenzione sia quando il pene viene retratto dalla vagina (bisogna tenere il condom stretto alla base del membro, per evitare che scivoli via e che il liquido seminale raccolto nel serbatoio fuoriesca in vagina), sia nel maneggiare il preservativo, nel liberarlo dall'involucro protettivo della confezione e nel conservarlo (occhio a non graffiarlo con unghie o denti perchè potrebbe lacerarsi, e teneteli lontano da fonti di calore quando li conservate!!!).
Già sapete che i preservativi sono usa e getta, ma meglio ribadire che non bisogna mai utilizzare lo stesso!
Ovviamente nonostante sia uno dei metodi più sicuri contro le gravidanze indesiderate, non è infallibile: la sua percentuale di fallimento media è del 2%, ma può arrivare anche al 14%.
Questa variabilità dipende dal corretto impiego, ma anche se dovesse essere inserito subito e nel modo giusto, il rischio di rottura, seppur minimo (2% appunto), c'è sempre!

PRO:       - se usato correttamente, è abbastanza efficace contro le gravidanze
                 indesiderate (ribadisco che ha comunque una percentuale di 
                 fallimento del 2%);
               - è l'unico sistema contraccettivo che ci protegge dalle malattie 
                 sessualmente trasmissibili;
               - non è necessaria una prescrizione medica.

CONTRO:  - si perde la spontaneità del rapporto ed anche la sensibilità;
                - può rompersi, richiedendo quindi una "soluzione" post-coitale 
                  contro le gravidanze indesiderate (pillola del giorno dopo);
                - si può essere allergici ad uno dei componenti del preservativo
                  (la forma di allergia più comune è quella al lattice, ma esistono
                  dei tipi di condom prodotti senza questa sostanza proprio per 
                  permettere di utilizzarli anche ai soggetti allergici).

B) Il PRESERVATIVO FEMMINILE, è un nuovo metodo contraccettivo e forse per questo non molti lo conoscono. E' a controllo femminile (nel senso che svolge la sua funzione anticoncezionale applicandolo all'interno dei genitali femminili, non su quelli maschili), ed è costituita da una sacca in poliuretano lubrificato che riveste non solo l'interno della vagina, ma anche i genitali esterni (guardando le immagine capirete meglio).

PRO:        - è molto efficace nella prevenzione delle malattie sessualmente
                  trasmissibili e, qualora il partner non volesse usare quello maschile,
                  ci rende autonome per proteggerci ugualmente dai rischi di contagio;
                - non richiede prescrizione medica;
                - può essere applicato diversi minuti prima dell'inizio del rapporto,
                  non rompendo così l'intimità;
                - se usato correttamente, è abbastanza efficace contro le gravidanze
                  indesiderate, avendo una percentuale di fallimento di circa il 3%.

CONTRO:  - è più costoso di quello maschile (circa 7 euro una confezione da 3!)
                - può rompersi anche questo ed è un po' più difficile da applicare rispetto
                  a quello maschile;
                - potrebbe essere difficile da reperire in Italia, dato che è un metodo nuovo
                  e, oltre a non essere ancora molto conosciuto, non ha ottenuto grandi
                  consensi da parte delle persone pur essendo stato approvato dai medici;
                - é vero che può essere indossato diversi minuti prima del rapporto così da
                  non rovinare l'intimità dopo, ma viene comunque a mancare la spontaneità
                  dell'atto e diminuisce notevolmente la sensibilità specialmente per noi 
                  donne (non solo internamente...infatti con la guaina viene coperto anche
                  il clitoride);
                 - anche in questo caso, si può essere allergici ad uno dei componenti 
                   di cui si compone.


Preservativo femminile e le istruzioni per indossarlo



C. Il DIAFRAMMA, è un altro metodo contraccettivo a completo controllo femminile. E' una sottile cupola in gomma morbida con i bordi un po' più rigidi in cui è contenuta una molla per mantenerlo fisso contro la cervice. Può essere di diverse dimensioni, infatti deve essere consigliato dal ginecologo dopo essere state visitate, perchè una misura non adatta alla propria anatomia, potrebbe rendere questo sistema del tutto inefficace.
Il diaframma va inserito dalla donna molto in profondità, fino a sentire un "bozzetto" più duro di tutto il resto della mucosa vaginale, (al tatto, sembra quasi la punta di un naso). Questo "bozzetto" è la cervice, il punto dove deve fissarsi il diaframma per impedire agli spermatozoi di incontrare il nostro ovocita.
Per migliorare l'effetto contraccettivo e per facilitare l'introduzione, il diaframma può essere cosparso da creme spermicide, che oltre ad avere un'azione "anti-spermatozoo", fa scivolare meglio al nostro interno questo dispositivo.
Il diaframma può essere introdotto diverse ore prima del rapporto, ma ricordate che se fate uso anche di spermicidi, questi hanno un'efficacia della durata di circa 5 ore, quindi non mettetelo troppo in anticipo.
Deve essere tolto dopo sei ore dalla fine del rapporto, altrimenti la sua percentuale di fallimento (che oscilla tra il 5 ed il 15%) aumenta.
Dopo averlo tolto, va lavato con acqua fredda e sapone (nessun altro agente chimico o si deteriora!), asciugato, cosparso di borotalco e riposto nella sua confezione. Infatti a differenza del preservativo (sia maschile che femminile), il diaframma può essere riutilizzato. Se conservato correttamente, può durare anche 2 anni.

PRO:        - non disturba l'atto sessuale poichè non rompe nè la spontaneità,
                  nè diminuisce la sensibilità;
                - può essere riutilizzato, quindi c'è un risparmio economico.

CONTRO:  - richiede una visita ginecologia per individuare la dimensione ideale;
                - ha la percentuale di fallimento più alta di tutti gli altri metodi a barriera
                  (può raggiungere il 15%);
                - si può trovare difficoltà ad inserirlo;
                - aumenta il rischio di infezioni urinarie e vaginali e di prolasso uterino;
                - si può essere allergiche ad uno dei componenti.



         Tipi di diaframma
Come si inserisce

D. La SPIRALE o IUD (Dispositivo Intra-Uterino), è un contraccettivo che agisce su due fronti: funge da barriera, ma rende anche il nostro utero inospitale ed inadatto al concepimento. Questo grazie al fatto che provoca una modificazione dell'endometrio (lo strato di tessuto che riveste la parete interna dell'utero), il quale a causa della presenza della spirale, reagisce dando luogo ad una reazione di tipo infiammatorio, rendendo inadatto l'ambiente per l'impianto dell'uovo fecondato.
Il nome "spirale" nasce dal fatto che questo dispositivo in plastica lungo circa 4 cm, è avvolto da un filamento solitamente in rame, ma anche in argento. E' questo filamento a spirale che causa la reazione infiammatoria.
Ne esistono alcuni tipi, quindi la spirale più adatta è scelta dal ginecologo in base alla cavità uterina che ognuna di noi ha. L'impianto del dispositivo intrauterino è eseguito in ambulatorio dal medico, e si esegue preferibilmente durante il flusso mestruale in quanto in questo periodo il collo dell'utero è più dilatato e rende più agevole l'operazione.
Anche la rimozione viene eseguita dal medico, in certi casi avviene anche dopo 5 anni dall'impianto della spirale (qualora si volesse avere un bambino, si può togliere tranquillamente prima della scadenza, senza alcun problema).
La sua efficacia contraccettiva infatti, può variare dai 3 ai 5 anni, a seconda del tipo (ne esistono anche di "medicate", ovvero spirali che hanno anche uno scopo terapeutico nei casi in cui si soffrisse di emorragie causate da dei fibromi per esempio).
E' bene però controllare che la spirale sia nella sede giusta ogni anno, attraverso una semplicissima ecografia durante la visita ginecologica annuale di routine.
In alcune donne dopo l'installazione della spirale, possono comparire dei lievi sanguinamenti al di fuori del flusso mestruale o dei dolori simili ai dolori mestruali. Questa eventualità non deve preoccupare, perchè l'utero deve ancora abituarsi alla presenza della spirale che viene considerata come un corpo estraneo. Solitamente tutto ritorna nella normalità dopo circa 2-3 mesi. Se così non fosse, meglio contattare un medico per un controllo: nulla di grave, magari non è il metodo contraccettivo più adatto a noi, il nostro corpo non lo accetta quindi è meglio cambiarlo!

PRO:        - ha una percentuale di fallimento piuttosto bassa (tra l'1 ed il 2%);
                - permette di vivere la sessualità senza barriere e senza interruzioni,
                  visto che non viene a meno la spontaneità del rapporto e la sensibilità
                  dele zone erogene più intime non viene minimamente intaccata.

CONTRO:  - non protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili;
                - è necessaria una visita ginecologica sia per scegliere il tipo di dispositivo
                  più adatto che per introdurlo all'interno dell'utero;
                - è necessario controllare annualmente che la spirale rimanga ferma
                  nella sua sede;
                - è necessario l'intervento del medico anche per rimuoverla (senza ricovero,
                  si fa in un semplice ambulatorio);
                - aumenta il rischio di PID (malattia infiammatoria pelvica). 


Spirale con filo in rame


      Dove viene collocata



[Nella 3^ ed ultima parte di questa nota, vedremo insieme la terza categoria di metodi contraccettivi: quelli "ORMONALI"]

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