Riconoscere i sintomi di una possibile gravidanza non è per niente facile: in primo luogo è necessario essere consapevoli dei cambiamenti a cui il corpo femminile va incontro ogni mese con il ciclo mestruale. Il primo consiglio è dunque di cercare di ascoltare il proprio corpo regolarmente, di fare caso anche a piccole modifiche che si presentano in determinati momenti del mese ed appuntarli su un calendario.
Ogni donna e ogni corpo reagisce diversamente alle variazioni ormonali, per questo ognuna di noi può percepire differenti modificazioni (fisiche e/o emotive) in concomitanza con l’arrivo del ciclo mestruale. Dunque poterli differenziare da quelli di una possibile gravidanza richiede un grande ascolto e conoscenza del proprio corpo.
Il concepimento avviene poco dopo l’ovulazione e prima che l’embrione raggiunga l’utero passano circa dagli 8 ai 10 giorni, una volta avvenuto l’impianto nella cavità uterina verranno rilasciati nel circolo materno gli ormoni della gravidanza, prima in piccole quantità e giorno dopo giorno sempre di più.
Tutto questo processo avviene quindi circa 4-5 settimane dopo l’ultimo ciclo mestruale e l’iniziale lieve variazione ormonale può scatenare sintomi e segnali molto simili per caratteristiche, intensità e tempistiche a quelli della fase premestruale.
I sintomi che possono essere percepiti nelle prime settimane di gravidanza sono diversi, ci sono donne che percepiscono subito delle variazioni e altre che non avvertono nessun cambiamento. Questo è del tutto naturale, i primi segnali di gravidanza si manifestano in maniera ed intensità diversa da donna a donna.
Per restare aggiornata sui prossimi articoli del blog iscriviti subito alla newsletter ;)
Ecco i possibili sintomi di una gravidanza a cui far attenzione:
- amenorrea: mancato arrivo delle mestruazioni. E’ il primo segnale a cui far attenzione, è vero anche però che non tutte le donne hanno cicli regolari ogni mese quindi non è possibile fare affidamento unicamente su questo. Inoltre è importante ricordare che in caso di avvenuta fecondazione è possibile che alcune donne abbiano delle perdite ematiche dovute all'impianto nell'utero; tendenzialmente sono scarse e della durata di pochi giorni ma è possibile che in donne con cicli irregolari e flussi poco abbondanti vengano confuse con le perdite mestruali.
- sintomi fisici: sono un insieme di sintomi dovuti alla variazione ormonale data dalla gravidanza, possono essere scambiati per sintomi della fase premestruale. Tra questi ricordiamo cefalea, pancia gonfia o crampi addominali, tensione al seno..
- sintomi psico-emotivi: irritabilità, sbalzi d’umore, crisi di pianto, malinconia..
- temperatura basale: è la temperatura del corpo umano che si registra al risveglio (prima di compiere attività). Questa temperatura varia durante l’arco del mese a seconda delle fasi del ciclo in cui ci si trova. Nel caso specifico, dopo l’ovulazione si mantiene alta (sui 37°) per poi calare se non è avvenuta la fecondazione; in caso di inizio di gravidanza invece la temperatura rimane costantemente alta, può anzi subire anche un aumento. Una temperatura alta per almeno 14 giorni dopo l’ovulazione può essere un segnale di possibile gravidanza in corso.
- altri segnali: in alcuni casi già dalle prime settimane è possibile percepire segnali più propriamente legati ad una possibile gravidanza come il fastidio verso alcuni odori particolari, piuttosto che disturbi nella digestione o nausea.
Come già accennato in precedenza è importantissimo imparare a conoscere e ad ascoltare il proprio corpo, a comprendere come reagisce e si adatta ai cambiamenti ormonali. Inoltre è necessario che ogni donna conosca le caratteristiche del proprio ciclo mestruale in termini di durata, disturbi, perdite e che un cambiamento di queste o un ritardo possa insospettirla.
Per essere certe di una gravidanza, una volta percepiti i possibili segnali, è opportuno però averne conferma facendo un test di gravidanza.
Per maggiori informazioni contatta la nostra Ostetrica di fiducia di Milano Elisa Musolino cliccando qui!